Sono davvero molti i prodotti tipici che rendono il Montefeltro, ovvero la zona tra Pesaro e Urbino, una vera e propria miniera d’oro gastronomica.
I prodotti tipici sono davvero moltissimi, ma partiamo dal narrare i vini del Montefeltro, che recentemente hanno ricevuto numerosi riconoscimenti nazionali. Sicuramente i più conosciuti sono i rossi del Montefeltro, ma degno di nota è anche il Visner, un vino liquoroso che porta il sapore della campagna e che proviene da una varietà di ciliegio selvatico, il visciolo, dalle tonalità amarognole; questo può essere consumato come digestivo accompagnato da dolci secchi, come i tipici Cantucci.
Un altro prodotto, legato a queste terre, particolarmente rinomato è l’Olio Extra-Vergine di Oliva: un prodotto di nicchia vista la ridotta dalla qualità eccellente e dalle intatte caratteristiche organolettiche. L’olio viene prodotto con il sistema tradizionale: raccolta interamente a mano e spremitura con macina a freddo e ciò gli conferisce un sapore delicato e fragrante.
Sulla tavola del Montefeltro padroneggiano i sapori locali, quelli provenienti dalla terre, ma con tonalità raffinate e ricercate: a regnare sovrani sono i tartufi e i funghi, prodotti pregiati a cui vengono dedicate numerose fiere durante il periodo autunnale, come ad esempio a Macerata Feltria, Sassocorvaro, Acqualagna, Apecchio e Sant’Angelo in Vado.
Mentre nell’impero dei salumi a regnare sovrano è il Prosciutto DOP di Carpegna: stagionato a 700 metri di altitudine è stato il primo prosciutto italiano ad essere stato accettato dalle severissime norme che regolano il mercato degli Stati Uniti.
E se abbiamo parlato di prosciutto non possiamo certo tralasciare la qualità sopraffina della carne bovina di razza marchigiana con riconoscimento IGP.
Tra i latticini, invece, non si può non nominare la Casciotta di Urbino: non una semplice Caciotta, l’unica e vera Casciotta è prodotta nel territorio della Provincia di Pesaro e Urbino, seguendo tecniche antiche e ben radicate. Secondo la D.O.P. è un prodotto le cui caratteristiche organolettiche e merceologiche derivano principalmente dalle condizioni ambientali e dalle consuetudini di fabbricazione tipiche dell’area di produzione.
Un’altra specialità del territorio è la famosa Crescia sfogliata di Urbino, un prodotto lavorato a mano secondo un’antica tradizione di Urbino, un cibo nobile che persino ispirato Giovanni Pascoli, tanto da farne poesia. La crescia nasce dalla lavorazione di un impasto fatto di farina, uova, latte, strutto, sale e pepe e può essere consumata sia da sola o accompagnata da salumi e formaggi: una combinazione perfetta è con prosciutto DOP di Carpegna e Casciotta di Urbino! 😉
Finendo poi con il dessert, uno dei dolci più tipici da citare è il bustrengo o bostrengo di Urbania: un’antica tradizione contadina composto da farina, pane raffermo, frutta e altri ingredienti che avevano a disposizione; è infatti ricordato come il dolce dei poveri. Oggi la ricetta è rimasta la stessa ma con l’aggiunta di alcuni ingredienti come arancia, uvetta e tanta frutta secca.